Sommario
Introduzione
Sei hai un E-Commerce o stai pensando di aprirne uno, una delle prime cose a cui si pensa è con quale piattaforma realizzarlo e quali sono i costi.
Purtroppo non è facile dare una risposta a questa domanda ma ci proveremo. Anzitutto devi considerare che qualsiasi sia la cifra che hai in mente di spendere, questa deve essere considerata un investimento e non una spesa. Naturalmente l’investimento deve essere fatto in modo consapevole e di conseguenza bisogna sapere come funzionano le cose per non prendere fregature.
La prima regola da considerare quindi è quella di NON minimizzare e non prendere alla leggera nessuno degli aspetti fondamentali che stanno dietro ad un E-Commerce, proviamo a riassumerli in 6 macro categorie:
Prodotto o Servizio
La prima cosa di cui bisogna essere certi è di avere un prodotto o un servizio che sia vendibile. Come per tutte le altre categorie che tratteremo in questa guida è fondamentale che venga fatta un’analisi della situazione e che vengano prese in considerazione tutte le possibilità.
Per fare un’analisi sensata dobbiamo porci le domande giuste alle quali dobbiamo rispondere con estrema sincerità, cominciamo!
Hai un prodotto o un servizio che nessun’altro vende?
Ottimo! Questo è il caso migliore poiché (se hai fatto bene le tue ricerche) non avrai concorrenza, tuttavia se nessuno conosce il tuo prodotto/servizio dovrai trovare la strategia giusta per farlo conoscere al tuo pubblico. Questo significa che dovrai spendere e investire in promozione pubblicitaria (online oppure offline) in modo mirato a quello che pensi sia il tuo target di riferimento. In realtà non basta pensarlo, è indispensabile esserne sufficientemente certi.
Hai un prodotto o un servizio venduto già da altri?
Benissimo, rispondi a queste domande:
- Perché un potenziale cliente dovrebbe acquistare da te, rispetto alla concorrenza?
- Qual è il valore aggiunto che si ottiene acquistando da te un prodotto simile a quello venduto da altri?
- Quali sono i 3 maggiori punti di forza che distinguono la tua azienda dalle altre?
Prezzi
La domanda deve incontrare l’offerta, questa è una regola del mercato globale che funziona da millenni, inutile far finta del contrario.
Nel mondo OnLine questa regola è ancor più accentuata, perché è molto più semplice e rapido confrontare i prezzi di un determinato prodotto o servizio facendo una rapida ricerca su Google!
Questo in soldoni cosa significa?
Significa che devi avere dei prezzi che siano concorrenziali o che incontrino la domanda dei tuoi potenziali clienti.
Pertanto se vendi un prodotto o un servizio che nessun’altro vende, devi essere certo che il suo prezzo risponda comunque alle capacità di spesa del tuo target in relazione al problema che va a risolvere.
Viceversa se vendi un prodotto o un servizio che vendono anche altri concorrenti, hai tre strade percorribili:
- Hai prezzi di acquisto più bassi di conseguenza puoi vendere a un prezzo di mercato più basso dei concorrenti, a parità di servizi offerti: OTTIMO!
- Vendi allo stesso prezzo dei tuoi concorrenti, ma hai un budget più alto per le strategie di marketing: MOLTO BENE!
- Vendi a un prezzo più alto perché rispetto ai concorrenti offri una qualità superiore in termini di prodotto, servizio o assistenza post-vendita: PERFETTO, ma devi accertarti che la differenza di prezzo e di qualità siano effettivamente un punto a tuo favore dal punto di vista commerciale.
Se non ti ritrovi in alcuna di queste tre categorie, probabilmente hai un problema da affrontare prima di imbarcarti nel mondo e-commerce.
Concorrenza
Siamo alle soglie del 2025 e mai come in questo periodo le aziende si stanno tutte concentrando sulla riduzione dei costi. Per riuscire a ridurre le spese senza perdere in visibilità OnLine è quindi diventato indispensabile dotarsi di strumenti di analisi per capire in che direzione si muovono gli altri, ovvero la concorrenza. Questo è fondamentale per capire quali strategie adottare e se nel nostro settore di riferimento specifico ha più senso investire in Ads (sponsorizzate/pubblicità) o se investire di più nell’ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization).
Alla data odierna possiamo confermare senza ombra di dubbio che una buona fetta delle risorse prima destinate alle Ads stanno ora passando alla SEO, e passare ad investire sulla SEO significa analizzare la concorrenza, tengo a ribadirlo perché questo porta a una domanda fondamentale: Come si analizza la concorrenza?
In questo caso serve la consulenza di un professionista (o va formata una risorsa interna) che attraverso strumenti specifici (e piuttosto costosi) instaura con l’azienda un rapporto di collaborazione continuativa della durata di diversi mesi/anni, perché la concorrenza non sta ferma e si muove di continuo, pertanto riuscire ad essere trovati su Google in prima pagina richiede uno sforzo di ottimizzazione dei nostri contenuti davvero importante, ma soprattutto richiede un monitoraggio costante per capire se vanno fatte delle modifiche fondamentali immediate! In questi casi il tempismo gioca un ruolo chiave per non essere superati dai competitor, per cui il monitoraggio costante è vitale!
Questo principio si può banalmente applicare anche ai prodotti e ai prezzi offerti dai tuoi competitor perché in relazione al settore di competenza, è possibile che sia necessario adeguarsi in modo più o meno rapido agli andamenti del mercato.
In sintesi arrivare ad essere dove stanno gli altri, richiede un investimento iniziale da non sottovalutare, tuttavia c’è una differenza sostanziale tra l’ottimizzazione SEO e le Ads che vale la pena ricordare: Le Ads richiedono un investimento costante e continuo per potersi posizionare in prima pagina su Google, la SEO invece permette di posizionarsi in prima pagina e di rimanerci anche in seguito, pur spegnendo per un certo periodo l’investimento in termini di monitoraggio e analisi. Questo consente sul medio-lungo periodo di aumentare la qualità del proprio sito e contemporaneamente riduce l’investimento economico necessario a raggiungere il medesimo risultato in termini di traffico (e quindi di fatturato).
Le cifre di una ottimizzazione SEO possono andare dai 300 ai 1500 euro al mese, in base a una serie di variabili e necessità specifiche che si definiscono in sede di consulenza.
Strategie di Marketing e Analisi dei dati
E’ impensabile avviare un E-Commerce nel 2025 senza prima aver studiato un minimo di strategia di Marketing.
Fare il sito infatti è solo uno degli step necessari ma il sito diventa a tutti gli effetti solo uno strumento di vendita, così come lo è un negozio fisico con la sua vetrina. Prova però ad immaginare cosa succederebbe a un negozio fisico se:
- Si trovasse ubicato in una zona di difficile accesso.
- Non si fa conoscere.
- Non allestisce le vetrine.
- Non programma gli sconti.
- Non si registra sulle piattaforme di settore o non crea la scheda di Google Business su Maps.
- Non fidelizza il cliente con piccoli accorgimenti.
Il risultato sarebbe che quel negozio chiude nel giro di poche settimane, non c’è ombra di dubbio.
Esattamente come per un negozio fisico quindi, anche nel mondo online è necessario pensare a tutte le modalità possibili per riuscire a promuovere la propria attività.
Una strategia non vale l’altra e non si può sempre copiare quello che fanno gli altri, ma ci sono dei punti fissi dettati dalle regole dell’online, dal quale difficilmente si scappa, e si basa sul processo decisionale di acquisto dei clienti.
Parola d’ordine: fiducia!
E’ fondamentale costruire intorno alla propria attività un’aura di fiducia, che è un processo molto complesso da mettere in atto quando si parte da zero, ma spesso è tutto ciò che fa la differenza tra un cliente indeciso (che non compra) e un cliente che conclude l’acquisto sul vostro sito senza pensarci tre volte!
Facciamo un esempio concreto:
Gli utenti nel corso degli anni si sono abituati a pagare online, grazie ad Amazon e ad eBay. Amazon è un colosso e tutti si fidano perché tutti comprano, eBay invece si è guadagnato la sua fiducia mettendo al riparo i clienti dalle truffe, mettendo a disposizione un metodo di pagamento (PayPal) che permetteva all’acquirente di essere rimborsato nel caso non avesse ricevuto la merce.
Ecco quindi che PayPal, dovrebbe essere lo strumento principale da inserire in un E-Commerce, perché se la gente non ti conosce non si fida, ma sa che con PayPal ha una sorta di protezione dalle truffe. PayPal dal canto suo ha delle tariffe, quindi se vendi un prodotto a 100 euro, ne ricaverai 97, ma è il prezzo da “pagare” per poter vendere fin da subito!
Bisogna quindi tener conto di questi aspetti quando si fanno i conti sulla sostenibilità del proprio negozio online.
Altra cosa da considerare è che se stai partendo da zero DEVI comunque avere la partita iva! Questo perché le piattaforme di pagamento come PayPal, Stripe, Klarna e simili, ti chiederanno sicuramente i dati relativi alla tua azienda. Magari ti fanno anche utilizzare il servizio, ma qualora non fossi in grado di fornire queste informazioni (e fidati che prima o poi te le chiedono), le piattaforme potranno insindacabilmente decidere di bloccare il tuo account e con esso i tuoi fondi! Quindi pensaci bene! Perché poi è inutile lamentarsi o andare dall’avvocato. Con queste piattaforme non si scherza.
Cosa c’entra tutto questo con la strategia di marketing?
Ebbene PayPal non è esente da problemi, come per alcuni circuiti bancari (Visa/Mastercard/Maestro ecc…) anche loro possono avere giorni in cui la piattaforma ha problemi e non consente a quell’utente di pagare con PayPal. Sono casi rarissimi, ma può succedere per mille motivi diversi.
La strategia da considerare è quindi quella di offrire diverse modalità di pagamento sul sito, oltre a PayPal, come ad esempio Stripe (per i pagamenti con carta di credito diretti) o altri come Satispay, Klarna, Google Pay ed Apple Pay.
E cosa c’entrano questi metodi di pagamento con la fiducia?
Il fatto è che l’uso di un determinato metodo di pagamento dipende da due fattori:
- La fiducia che l’utente ripone nel metodo di pagamento.
- La fiducia che l’utente ripone nel sito.
Mediamente se l’utente è abituato ad usare PayPal ma questo non è disponibile, può essere propenso ad utilizzare anche la carta o altri metodi ma prima verifica se il sito è affidabile.
Se il tuo negozio si chiama “Fregola” e fai una ricerca su Google cercando “Fregola opinioni” cosa trovi?
Se non trovi nulla hai essenzialmente un problema, ossia che dovresti raccogliere le recensioni su una piattaforma attendibile, tipo Google Maps, TrustPilot o simili, perché che tu lo voglia o no, questa ricerca è quella che faranno gli utenti indecisi se comprare o meno dal tuo negozio, e non vale solo per l’online!
Ovviamente raccogliere le recensioni fa parte e sempre di una strategia che va seguita dall’inizio alla fine, perché è difficile che gli utenti perdano tempo a star lì ad inserire una recensione se non hanno un benefit di ritorno. In questo caso il benefit dovrebbe essere ad esempio: “lascia una recensione e ricevi €5 di sconto sul tuo prossimo ordine”, o la spedizione gratuita, per fare un esempio.
Ecco la tua prima strategia!
Tutto qui? Ma neanche per sogno! Questo è solo un esempio, la punta della punta dell’iceberg. Dopo aver analizzato la concorrenza si dovranno trovare le strategie ideali per promuovere lo shop e i prodotti, come la realizzazione di una campagna Ads sui Social (in base al target, Facebook, Instagram, TikTok), oppure su Google.
Devi pensare a un sistema di scontistica per i nuovi clienti, offrire servizi o vantaggi per chi si iscrive alla newsletter o al tuo canale WhatsApp e così via.
Creare campagne e strategie di questo tipo, non si fa improvvisando, ma serve destinare una grande fetta del budget per affidarsi ad una società di consulenza che pianifichi insieme a voi le strategie vincenti. I miei clienti hanno ottenuto i risultati migliori affidandosi a Impactly, ma ognuno di voi potrà affidarsi a chi ritiene più idoneo, basta che non facciate fare le campagne a vostro cugino “che se ne intende di computer”, perché saranno solo soldi buttati (garantito al 200%).
Analisi dei dati
Ottimizzare le campagne Ads è fondamentale per non sprecare budget e farle funzionare al meglio. Per farlo è necessario analizzare i dati ottenuti dalle campagne stesse. Per questo motivo serve un professionista! Se non si analizzano i dati in maniera corretta il vostro sito non andrà molto lontano.
Sviluppo
Lo sviluppo del sito E-Commerce va fatto seguendo una serie di considerazioni:
- Di cosa ho bisogno per farlo funzionare.
- Di quale budget dispongo.
WooCommerce è generalmente la scelta di base ideale, poiché non ha un costo fisso. Una volta che il sito è stato realizzato può lavorare senza costi o abbonamenti. Questo è vero nella teoria, e nelle idee di quasi tutti quelli che il sito ve lo vogliono vendere e basta. La realtà è un po’ diversa e ora capiremo perché.
WooCommerce di per sé è un plugin per WordPress che lo trasforma in un E-Commerce a tutti gli effetti ma nelle sue caratteristiche di base è anche piuttosto limitato. I limiti (che sono comuni a tutte le piattaforme) si superano grazie alle integrazioni che si vanno ad aggiungere, ad esempio:
- Devi collegare un sistema di fatturazione elettronica? Ti servirà un plugin integrativo.
- Devi collegare un sistema di spedizione o di tracking? Ti servirà un plugin integrativo.
- Vuoi aggiungere una “Lista dei desideri”? Ti servirà un plugin integrativo.
- Desideri che il cliente possa aggiungere dei dati specifici all’ordine o al prodotto? Ti servirà un plugin integrativo.
- Vuoi farti pagare con un metodo diverso dal bonifico bancario? Ti servirà un plugin integrativo.
- Vuoi automatizzare dei processi o delle comunicazioni? Ti servirà un plugin integrativo.
- Desideri personalizzare il layout delle email che ricevono i tuoi clienti? Ti servirà un plugin integrativo.
Questi sono solo esempi. Di base qualsiasi E-commerce permette di:
- inserire prodotti semplici
- inserire prodotti variabili (taglia/colore)
- inserire prezzi prodotto nominali e prezzi in offerta (con eventuali date di inizio e fine)
- i codici prodotto
- le foto prodotto
- permette di gestire gli attributi (taglie/colori)
- permette di acquisire e gestire gli ordini.
- permette il pagamento con bonifico.
Fine. Fa eccezione solo Shopify in tal senso, poiché di base permette anche i pagamenti con carta di credito, ma tutte le altre piattaforme hanno queste stesse caratteristiche in comune, e quindi anche Magento o Prestashop.
Qualsiasi altra cosa necessita di un’integrazione aggiuntiva con relativo lavoro di configurazione e costi.
Per questo motivo è fondamentale che TU ABBIA bene in mente quelle che sono le modalità precise di vendita e di gestione degli ordini che desideri ottenere, al fine di poter scegliere non solo le integrazioni necessarie ma anche quelle che sono compatibili tra di loro!
Questo cosa ti fa capire?
Che le integrazioni non sono sempre implementabili in un secondo momento poiché possono dipendere l’una dall’altra. Stiamo parlando di casi rari fortunatamente, ma se pensi di aver bisogno di una funzionalità specifica senza la quale tutto perde di significato è importante metterlo in preventivo fin da subito.
Hosting
Una menzione particolare, ultima ma non per importanza, va fatta sull’hosting. L’hosting è quel servizio che fa girare il sito web, maggiori sono le sue caratteristiche e maggiore sarà la velocità con cui il sito viene eseguito e il numero di utenti in contemporanea che sarà in grado di gestire.
Ve lo dico subito, per un E-Commerce non si possono spendere meno di 300 euro l’anno.
Se avete un hosting che costa meno, il sito funzionerà di sicuro quando ci sono pochi utenti collegati, ma se fate una campagna Ads sui social dal quale arrivano 40/50 o più utenti in contemporanea, come si comporterà il sito?
Volete veramente dirmi che siete disposti a spendere oltre 300 euro al mese in pubblicità per poi farli arrivare su un sito che non è in grado di gestire la mole di traffico in ingresso? Non ci credo. Pertanto ricordatevi di PRETENDERE un servizio di hosting che sia all’altezza, viceversa butterete via solo soldi.
Manutenzione
Come avrai capito un E-Commerce è formato da una moltitudine di integrazioni.
Di base avremo quindi una serie di componenti che (per la natura intrinseca della tecnologia digitale e di internet) sono in costante evoluzione e aggiornamento; ecco i principali, in un caso di E-Commerce standard:
- Core di WordPress
- Plugin WooCommerce
- Plugin pagamenti (PayPal, Stripe, Klarna)
- Plugin Tracciamenti (Google Analytics, TAG Manager)
- Plugin di Cache e velocità del sito
- Tema grafico e suoi componenti fondamentali come:
- Builder (es. Elementor)
- Core del Tema
In un sito semplice di questo tipo, avvengono in media circa 150 aggiornamenti all’anno. Sei davvero sicuro di voler costruire un E-Commerce e poi lasciarlo lì senza mai aggiornarlo rendendolo lento o insicuro?
La manutenzione è fondamentale e deve essere fatta da un professionista che si prenda la responsabilità di tenere sotto controllo tutto:
- Lo stato di funzionamento
- il monitoraggio delle risorse
- l’esecuzione degli aggiornamenti (se qualcosa smette di funzionare sai dove mettere le mani?)
- i backup del database e dei file
- la sicurezza dei dati trattati
Conclusioni finali
Un E-Commerce ha bisogno di una strategia, di uno sviluppo adeguato, di un hosting decente e di una manutenzione costante. Senza queste prerogative sarà difficile ottenere dei risultati che abbiano senso per un’attività che deve anche pagare tasse e dipendenti.
Una strategia di marketing può costare, per partire, dai 600 euro al mese (escluso il budget per le eventuali sponsorizzate o i piani delle piattaforme in cloud necessarie).
La realizzazione di un E-Commerce base parte da un minimo di 2000 euro (escluse le eventuali licenze per integrazioni premium), chiavi in mano.
La SEO e l’analisi della concorrenza va seguita per almeno 12 mesi e il costo arriva ai 3000 euro.
La manutenzione annuale costa circa 1000 euro.
Se la matematica non è un’opinione, far partire e far lavorare un e-commerce significa avere a budget almeno 15 mila euro per il primo anno (in tutto questo si spera che il vostro prodotto/servizio verrà venduto abbastanza non solo da coprire i costi ma anche da trarne un corposo guadagno).